Timelapse cantieri navali: come fare ed applicazioni

Timelapse cantieri navali: come fare ed applicazioni

Rivivere l’intera creazione di una nave in pochi minuti: questo è lo spettacolare risultato del timelapse di cantieri navali. L’utilizzo di questa particolare ripresa cinematografica si sposa alla perfezione con procedimenti molto lunghi, come ad esempio la costruzione di un’imbarcazione o un edificio.

Con l’articolo di oggi vedremo più nel dettaglio cosa c’è dietro la realizzazione di timelapse di cantieri navali.

Timelapse cantieri navali: come fare

Il timelapse di un cantiere navale rientra nella categoria dei “Long term time lapse”. Come si può intuire dal nome questa comprende tutti gli eventi di lunga durata, che richiedono mesi o addirittura anni di scatti. Il lungo tempo necessario al completamento dei lavori all’interno di un cantiere navale richiede accorgimenti particolari. In primis bisogna scegliere una frequenza di scatto adatta. Vista la mole di lavoro si consigliano valori elevati, di circa uno scatto ogni 3 o 5 minuti. Per evitare di compromettere la fluidità del video finale, si può abbassare la frequenza fino a uno scatto ogni 30 secondi, specie se si vuole dare risalto a un particolare momento del lavoro.

I sistemi di ripresa dedicati a timelapse di cantieri navali devono inoltre essere dotati di molta memoria, così da poter immagazzinare i numerosi scatti necessari a coprire l’intero periodo di costruzione. È inoltre fortemente consigliato utilizzare un sistema online. Al contrario della controparte offline, questo permette una visualizzazione in real time per intervenire tempestivamente sugli scatti. Questa funzione si rivela utile specie a fronte di cambiamenti nelle condizioni meteorologiche o di illuminazione. Se possibile meglio scattare in formato Raw, così da poter agire con più libertà in fase di post-produzione indipendetemente dalla tipologia di sistema utilizzato.

Il timelapse di cantieri navali richiede anche una pianificazione meticolosa dei punti di ripresa. Le camere devono essere posizionate in modo da coprire tutto il cantiere, focalizzando però l’attenzione sulle parti di volta in volta interessate ai lavori. L’utilizzo dei droni può essere un valido supporto per incrementare le prospettive e conferire un pizzico di dinamismo in più. L’accorgimento migliore è quello di programmare il posizionamento delle camere insieme al responsabile di cantiere, il quale saprà sicuramente indicare i punti più interessanti in base alle varie fasi di lavorazione.

Timelapse cantieri navali: esempi

La produzione di timelapse di cantieri navali ha un grande valore commerciale e rappresenta un vero e proprio spot per il prodotto finale. La possibilità di mostrare i lavori condensati in pochi minuti ed in tempo reale, aumenta esponenzialmente l’appeal di una nave da crociera. È il caso di importanti imbarcazioni quali la Iona di P&O Cruises o la AidaPrima di Aida Crociere (realizzata nel porto di Genova). Queste navi sono due autentici giganti del mare, la cui costruzione è interamente visionabile proprio tramite un timelapse che documenta come si costruiscono le moderne navi passeggeri.

Il timelapse di cantieri navali è anche un validissimo supporto per la reportistica. Grazie alla possibilità di controllare i sistemi da remoto, si può verificare istantaneamente la regolarità dei lavori. È così possibile intervenire prontamente per correggere eventuali errori o pratiche sbagliate, in modo da garantire tanto l’efficienza del cantiere, quanto la sicurezza dei lavoratori.

Attenzione però alla privacy. Lo Statuto dei lavoratori e il Decreto sulla privacy normano infatti l’utilizzo di telecamere per la ripresa dei dipendenti di un cantiere durante le operazioni di costruzione. Il timelapse di cantieri navali può comunque essere realizzato in quanto non è pensato direttamente per la sorveglianza del cantiere e dei suoi lavoratori, bensì per la promozione commerciale della futura imbarcazione.

È comunque opportuno concordare la realizzazione del timelapse con l’Ispettorato del lavoro e con i sindacati presenti sul luogo. Grazie alla costante evoluzione dei software di intelligenza artificiale si possono escludere selettivamente alcune aree dalla ripresa o addirittura censurare i volti degli operai coinvolti.

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